JLPT N2: Parole Chiave per un Successo Inaspettato

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Affrontare l’esame JLPT N2 può sembrare un’impresa ardua, soprattutto quando si tratta di memorizzare il vasto vocabolario richiesto. Ricordo ancora le notti passate a studiare elenchi di parole, cercando di farle rimanere impresse nella mente.

Ma non disperare! Con la giusta strategia e un po’ di pratica, è possibile superare questa sfida. Negli ultimi anni, ho notato che alcuni vocaboli tendono a ripetersi più frequentemente negli esercizi e nelle prove d’esame, quindi concentrarsi su quelli può fare una grande differenza.

Parleremo di questi vocaboli ricorrenti, esplorando il loro significato e fornendo esempi pratici per aiutarti a padroneggiarli. Analizziamo nel dettaglio i vocaboli più comuni!

Navigare le Sfumature: Parole Simili con Significati Distinti

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Orientarsi tra i vocaboli giapponesi che sembrano simili ma hanno significati diversi è una delle sfide più grandi dell’esame JLPT N2. Mi ricordo quando, preparandomi, confondevo spesso parole come “必ず” (kanarazu) e “きっと” (kitto), entrambe traducibili come “sicuramente” o “certamente”.

La differenza sottile sta nel grado di certezza e nel contesto in cui vengono utilizzate. “必ず” implica una certezza assoluta, una promessa o un obbligo, mentre “きっと” esprime una probabilità più alta, una supposizione basata su indizi o sentimenti.

Ad esempio, dire “必ず成功する” (kanarazu seikou suru) significa “Riuscirò sicuramente”, con una forte determinazione. Al contrario, “きっと成功する” (kitto seikou suru) suggerisce “Probabilmente riuscirò”, lasciando spazio a qualche dubbio.

Distinguere “原因” e “理由”: Causa ed Effetto

* 原因 (gen’in): Si riferisce alla causa di un evento negativo o indesiderato. Ad esempio, “La causa dell’incidente è stata la velocità eccessiva.” (事故の原因はスピードの出しすぎでした – Jiko no gen’in wa supiido no dashisugi deshita).

* 理由 (riyuu): Indica la ragione o il motivo di una determinata azione o decisione, non necessariamente negativa. Ad esempio, “La ragione per cui studio giapponese è perché amo la cultura.” (日本語を勉強する理由は文化が好きだからです – Nihongo o benkyou suru riyuu wa bunka ga suki dakara desu).

Comprendere “課題” e “問題”: Compiti e Problemi

* 課題 (kadai): Si riferisce a un compito, un tema o un obiettivo da raggiungere, spesso assegnato in ambito scolastico o professionale. Ad esempio, “Il compito per domani è scrivere un saggio.” (明日の課題は作文を書くことです – Ashita no kadai wa sakubun o kaku koto desu).

* 問題 (mondai): Indica un problema, una difficoltà o una questione da risolvere. Ad esempio, “C’è un problema con il computer.” (コンピュータに問題があります – Konpyuuta ni mondai ga arimasu).

Differenziare “可能” e “不可能”: Possibilità e Impossibilità

* 可能 (kanou): Significa possibile, realizzabile. Ad esempio, “È possibile andare in Giappone con un budget limitato.” (予算が限られていても日本に行くことは可能です – Yosan ga kagirarete ite mo Nihon ni iku koto wa kanou desu).

* 不可能 (fukanou): Indica impossibile, irrealizzabile. Ad esempio, “È impossibile volare senza un aereo.” (飛行機なしで飛ぶことは不可能です – Hikouki nashi de tobu koto wa fukanou desu).

Esprimere Quantità e Grado: Misurare con Precisione

Esprimere quantità e grado in giapponese richiede attenzione e precisione, soprattutto quando si tratta di sfumature. Ricordo che all’inizio confondevo spesso “大体” (daitai) e “ほとんど” (hotondo), entrambi traducibili come “quasi” o “per lo più”.

La differenza sta nel grado di approssimazione e completezza. “大体” indica una stima generale, un’idea approssimativa, mentre “ほとんど” si riferisce a una percentuale elevata, quasi totale.

Ad esempio, dire “大体終わった” (daitai owatta) significa “Ho quasi finito”, ma non è ancora completo. Al contrario, “ほとんど終わった” (hotondo owatta) suggerisce “Ho quasi finito del tutto”, con solo pochi dettagli da completare.

Usare “全部”, “全て” e “あらゆる”: Totalità ed Inclusione

* 全部 (zenbu): Indica la totalità di un insieme specifico di oggetti o elementi. Ad esempio, “Ho mangiato tutta la pizza.” (ピザを全部食べた – Piza o zenbu tabeta).

* 全て (subete): Simile a “zenbu”, ma spesso usato in contesti più formali o astratti. Ad esempio, “Tutto è possibile.” (全ては可能です – Subete wa kanou desu).

* あらゆる (arayuru): Significa “ogni tipo di”, “tutti i tipi di”, indicando una vasta gamma di possibilità o elementi. Ad esempio, “Ho provato tutti i tipi di cibo giapponese.” (あらゆる種類の日本料理を試しました – Arayuru shurui no Nihon ryouri o tameshita).

Distinguere “少し”, “ちょっと” e “若干”: Piccole Quantità con Sfumature

* 少し (sukoshi): Indica una piccola quantità, una piccola parte. Ad esempio, “Ho bevuto un po’ di tè.” (お茶を少し飲みました – Ocha o sukoshi nomimashita). * ちょっと (chotto): Simile a “sukoshi”, ma più informale e spesso usato per indicare una breve durata o un piccolo sforzo.

Ad esempio, “Aspetta un attimo.” (ちょっと待ってください – Chotto matte kudasai). * 若干 (jakkan): Indica una piccola differenza o variazione, spesso usata in contesti formali o scritti.

Ad esempio, “Il prezzo è leggermente aumentato.” (価格は若干上がりました – Kakaku wa jakkan agarimashita).

Comprendere “以上” e “以下”: Limiti Superiori e Inferiori

* 以上 (ijou): Significa “più di”, “superiore a”, indicando un limite minimo. Ad esempio, “È necessario avere più di 18 anni.” (18歳以上である必要があります – Juuhassai ijou de aru hitsuyou ga arimasu).

* 以下 (ika): Indica “meno di”, “inferiore a”, specificando un limite massimo. Ad esempio, “Il prezzo è di 1000 yen o meno.” (価格は1000円以下です – Kakaku wa sennen ika desu).

Esprimere Tempo e Sequenza: Ordine e Durata

Articolare il tempo e le sequenze in giapponese è fondamentale per comunicare in modo efficace. Mi ricordo che, quando studiavo, facevo fatica a distinguere tra ” прежде” (saki ni) e “после” (ato de), entrambi legati all’ordine degli eventi.

“Saki ni” indica “prima” nel senso di “in precedenza”, mentre “ato de” significa “dopo”. Ad esempio, dire “先に食べてください” (saki ni tabete kudasai) significa “Per favore, mangia prima”, mentre “後で食べます” (ato de tabemasu) significa “Mangerò dopo”.

Utilizzare “以前”, “以後” e “以来”: Prima, Dopo e Da Allora

* 以前 (izen): Indica “prima”, “in passato”, riferendosi a un periodo precedente a un determinato momento. Ad esempio, “Prima lavoravo in una banca.” (以前銀行で働いていました – Izen ginkou de hataraite imashita).

* 以後 (igo): Significa “dopo”, “in seguito”, riferendosi a un periodo successivo a un determinato momento. Ad esempio, “Dopo l’incidente, ho iniziato a guidare più lentamente.” (事故以後、ゆっくり運転するようになりました – Jiko igo, yukkuri unten suru you ni narimashita).

* 以来 (irai): Indica “da allora”, “a partire da”, riferendosi a un periodo che continua dal passato fino al presente. Ad esempio, “Da quando ho iniziato a studiare giapponese, mi piace molto.” (日本語を勉強し始めて以来、とても楽しいです – Nihongo o benkyou shihajimete irai, totemo tanoshii desu).

Distinguere “ついに”, “ようやく” e “やっと”: Finalmente con Sfumature

* ついに (tsuini): Indica “finalmente”, “alla fine”, spesso dopo un lungo periodo di attesa o sforzo. Ad esempio, “Finalmente ho superato l’esame.” (ついに試験に合格しました – Tsuini shiken ni goukaku shimashita).

* ようやく (youyaku): Simile a “tsuini”, ma con un senso di sollievo dopo aver superato una difficoltà. Ad esempio, “Finalmente sono arrivato a casa dopo una lunga giornata.” (ようやく長い一日を終えて家に帰ってきました – Youyaku nagai ichinichi o oete ie ni kaette kimashita).

* やっと (yatto): Indica “finalmente”, “a malapena”, spesso con un senso di difficoltà o scarsità. Ad esempio, “Finalmente sono riuscito a finire il lavoro.” (やっと仕事を終えることができました – Yatto shigoto o oeru koto ga dekimashita).

Comprendere “常に”, “いつも” e “絶えず”: Sempre, con Intensità Diverse

* 常に (tsune ni): Indica “costantemente”, “sempre”, con un senso di continuità e regolarità. Ad esempio, “Cerco costantemente di migliorare.” (常に改善しようと努めています – Tsune ni kaizen shiyou to tsutomete imasu).

* いつも (itsumo): Significa “sempre”, “di solito”, riferendosi a un’abitudine o una consuetudine. Ad esempio, “Vado sempre in quel ristorante.” (いつもあのレストランに行きます – Itsumo ano resutoran ni ikimasu).

* 絶えず (taezu): Indica “senza sosta”, “incessantemente”, con un senso di persistenza e mancanza di interruzione. Ad esempio, “La pioggia cadeva incessantemente.” (雨が絶えず降っていました – Ame ga taezu futte imashita).

Esprimere Opinioni e Giudizi: Sfoggiare il Proprio Punto di Vista

Saper esprimere le proprie opinioni e i propri giudizi è essenziale per una comunicazione efficace. Ricordo che all’inizio del mio studio del giapponese, mi limitavo a usare espressioni semplici come “良い” (ii) o “悪い” (warui).

Tuttavia, ho imparato che ci sono molti modi più sfumati per esprimere ciò che si pensa.

Utilizzare “べき”, “はず” e “こと”: Dovere, Aspettativa e Fatto

* べき (beki): Indica “dovere”, “dovrebbe”, esprimendo un obbligo morale o una raccomandazione forte. Ad esempio, “Dovresti studiare di più.” (もっと勉強するべきです – Motto benkyou suru beki desu).

* はず (hazu): Significa “dovrebbe”, “si suppone che”, esprimendo un’aspettativa basata su informazioni o regole. Ad esempio, “Si suppone che l’esame inizi alle 9.” (試験は9時に始まるはずです – Shiken wa kuji ni hajimaru hazu desu).

* こと (koto): Può essere usato per esprimere un fatto, una regola o un’esperienza. Ad esempio, “È importante studiare ogni giorno.” (毎日勉強することが大切です – Mainichi benkyou suru koto ga taisetsu desu).

Distinguere “ようだ”, “みたい” e “らしい”: Sembrare, con Sfumature di Certezza

* ようだ (you da): Indica “sembra”, “appare”, esprimendo un’impressione basata su evidenze indirette. Ad esempio, “Sembra che stia per piovere.” (雨が降りそうだ – Ame ga furisou da).

* みたい (mitai): Simile a “you da”, ma più informale e spesso basato su una somiglianza visiva. Ad esempio, “Sembra un gatto.” (猫みたいだ – Neko mitai da).

* らしい (rashii): Indica “a quanto pare”, “si dice che”, esprimendo un’informazione ottenuta da una fonte esterna. Ad esempio, “A quanto pare, domani ci sarà una festa.” (明日パーティーがあるらしい – Ashita paatii ga aru rashii).

Comprendere “必ずしも”, “必ず” e “決して”: Non Sempre, Sempre e Mai

* 必ずしも (kanarazushimo): Indica “non necessariamente”, “non sempre”, esprimendo una limitazione o un’eccezione a una regola generale. Ad esempio, “Non tutti gli studenti sono bravi in matematica.” (すべての学生が数学が得意とは限らない – Subete no gakusei ga suugaku ga tokui to wa kagiranai).

* 必ず (kanarazu): Significa “sempre”, “sicuramente”, esprimendo una certezza assoluta. Ad esempio, “Tornerò sicuramente.” (必ず戻ってきます – Kanarazu modotte kimasu).

* 決して (kesshite): Indica “mai”, “assolutamente no”, esprimendo una negazione forte e decisa. Ad esempio, “Non mi arrenderò mai.” (決して諦めません – Kesshite akiramemasen).

Connettori Logici: Dare Fluidità al Discorso

L’uso appropriato dei connettori logici è essenziale per garantire la fluidità e la coerenza del discorso. Durante la mia preparazione per l’esame JLPT N2, ho scoperto che l’uso corretto di questi connettori può fare la differenza nel punteggio finale.

Utilizzare “したがって”, “なぜなら” e “例えば”: Di Conseguenza, Perché e Ad Esempio

* したがって (shitagatte): Indica “di conseguenza”, “quindi”, introducendo una conclusione logica basata su informazioni precedenti. Ad esempio, “Sono stanco, quindi andrò a letto presto.” (疲れた、したがって早く寝ます – Tsukareta, shitagatte hayaku nemasu).

* なぜなら (nazenara): Significa “perché”, “dato che”, introducendo una spiegazione o una ragione. Ad esempio, “Non sono andato alla festa perché ero malato.” (病気だったので、パーティーに行きませんでした – Byouki datta node, paatii ni ikimasen deshita).

* 例えば (tatoeba): Indica “ad esempio”, “per esempio”, introducendo un esempio concreto per illustrare un concetto generale. Ad esempio, “Ci sono molti tipi di sport, ad esempio il calcio.” (スポーツには多くの種類があります、例えばサッカーです – Supootsu ni wa ooku no shurui ga arimasu, tatoeba sakkaa desu).

Distinguere “しかし”, “だが” e “けれども”: Ma, con Sfumature di Formalità

* しかし (shikashi): Indica “ma”, “tuttavia”, introducendo un contrasto o un’eccezione. Ad esempio, “Volevo andare al mare, ma piove.” (海に行きたかった、しかし雨が降っている – Umi ni ikitakatta, shikashi ame ga futte iru).

* だが (daga): Simile a “shikashi”, ma più informale e spesso usato nel linguaggio parlato. Ad esempio, “Sono stanco, ma devo finire il lavoro.” (疲れた、だが仕事を終わらせなければならない – Tsukareta, daga shigoto o owarase nakereba naranai).

* けれども (keredomo): Simile a “shikashi”, ma con una sfumatura di concessione o attenuazione. Ad esempio, “È costoso, ma è di buona qualità.” (高いけれども、品質は良い – Takai keredomo, hinshitsu wa yoi).

Comprendere “または”, “あるいは” e “もしくは”: Oppure, con Gradi di Esclusività

* または (matawa): Indica “oppure”, “o”, offrendo un’alternativa tra due o più opzioni. Ad esempio, “Vuoi tè o caffè?” (お茶またはコーヒーはいかがですか – Ocha matawa koohii wa ikaga desu ka).

* あるいは (aruiwa): Simile a “matawa”, ma spesso usato in contesti più formali o scritti. Ad esempio, “Puoi pagare in contanti oppure con carta di credito.” (現金あるいはクレジットカードで支払うことができます – Genkin aruiwa kurejitto kaado de shiharau koto ga dekimasu).

* もしくは (moshiku wa): Indica “oppure”, “o”, suggerendo un’alternativa meno probabile o una seconda scelta. Ad esempio, “Puoi venire domani oppure, se preferisci, dopodomani.” (明日来ることができます、もしくはよろしければ明後日 – Ashita kuru koto ga dekimasu, moshiku wa yoroshikereba asatte).

Ecco una tabella riassuntiva di alcuni dei vocaboli più importanti e ricorrenti, con esempi pratici:

Vocabolo Significato Esempio
必ず (kanarazu) Sicuramente, certamente (certezza assoluta) 必ず成功する (kanarazu seikou suru) – Riuscirò sicuramente
きっと (kitto) Probabilmente, certamente (alta probabilità) きっと成功する (kitto seikou suru) – Probabilmente riuscirò
全部 (zenbu) Tutto 全部食べた (zenbu tabeta) – Ho mangiato tutto
全て (subete) Tutto (formale) 全ては可能です (subete wa kanou desu) – Tutto è possibile
以前 (izen) Prima (in passato) 以前銀行で働いていた (izen ginkou de hataraite ita) – Prima lavoravo in una banca
以後 (igo) Dopo 事故以後、ゆっくり運転するようになった (jiko igo, yukkuri unten suru you ni natta) – Dopo l’incidente, ho iniziato a guidare più lentamente
べき (beki) Dovere, dovrei もっと勉強するべきだ (motto benkyou suru beki da) – Dovresti studiare di più
はず (hazu) Dovrebbe (aspettativa) 試験は9時に始まるはずだ (shiken wa kuji ni hajimaru hazu da) – Si suppone che l’esame inizi alle 9
しかし (shikashi) Ma, tuttavia 海に行きたかった、しかし雨が降っている (umi ni ikitakatta, shikashi ame ga futte iru) – Volevo andare al mare, ma piove
なぜなら (nazenara) Perché 病気だったので、パーティーに行きませんでした (byouki datta node, paatii ni ikimasen deshita) – Non sono andato alla festa perché ero malato

Strategie di Memorizzazione Efficaci: Trasformare lo Studio in un’Avventura

Memorizzare il vocabolario giapponese può sembrare un compito arduo, ma con le giuste strategie, può diventare un’esperienza stimolante e gratificante.

Personalmente, ho trovato molto utile creare associazioni mentali e usare flashcard per memorizzare nuovi vocaboli.

Creare Associazioni Mentali: Un Ponte tra Parole e Immagini

* Visualizzare: Associa ogni parola a un’immagine vivida nella tua mente. Ad esempio, per la parola “桜” (sakura, ciliegio in fiore), immagina un albero di ciliegio in piena fioritura, con petali rosa che cadono delicatamente.

* Connettere: Collega la parola a qualcosa che già conosci. Ad esempio, se stai imparando la parola “冷蔵庫” (reizouko, frigorifero), associa l’immagine del tuo frigorifero a casa.

* Raccontare: Crea una storia che includa la parola che stai cercando di memorizzare. Più la storia è insolita e memorabile, più facile sarà ricordare la parola.

Utilizzare Flashcard: Un Metodo Classico con un Tocco Moderno

* Scrivere: Scrivi la parola giapponese su un lato della flashcard e la sua traduzione sull’altro lato. Puoi anche includere una frase di esempio per contestualizzare la parola.

* Ripetere: Rivedi le flashcard regolarmente, concentrandoti sulle parole che trovi più difficili. Puoi utilizzare app come Anki per gestire e ripetere le tue flashcard in modo efficiente.

* Ordinare: Organizza le flashcard per argomento o livello di difficoltà. Questo ti aiuterà a concentrarti sulle aree in cui hai bisogno di più pratica.

Immergersi nella Lingua: Un’Esperienza Coinvolgente

* Guardare Anime e Film: Guarda anime e film giapponesi con sottotitoli per imparare nuove parole e migliorare la tua comprensione orale. * Leggere Manga e Libri: Leggi manga e libri giapponesi per ampliare il tuo vocabolario e migliorare la tua comprensione scritta.

* Ascoltare Podcast e Musica: Ascolta podcast e musica giapponesi per migliorare la tua comprensione orale e familiarizzare con la pronuncia corretta.

Navigare tra le sfumature del giapponese è una sfida continua, ma spero che questa guida vi sia stata d’aiuto per districarvi tra le parole più simili e per comprendere come esprimere al meglio le vostre opinioni e i vostri pensieri.

Ricordate che l’apprendimento di una lingua è un viaggio, non una destinazione, quindi continuate a esplorare e a scoprire nuovi aspetti di questa meravigliosa lingua.

Considerazioni Finali

Spero che questa guida vi abbia fornito strumenti utili per superare le sfide linguistiche. Ricordate, la pratica costante e l’immersione nella lingua sono fondamentali. Non abbiate paura di sbagliare, ogni errore è un’opportunità per imparare e migliorare. Forza e coraggio nel vostro percorso di apprendimento del giapponese!

Informazioni Utili

1. Per migliorare la pronuncia, utilizzate applicazioni come Forvo per ascoltare la pronuncia corretta delle parole da madrelingua.

2. Partecipate a gruppi di conversazione online o offline per praticare il giapponese con altri studenti e madrelingua.

3. Seguite canali YouTube dedicati all’apprendimento del giapponese per consigli e lezioni gratuite. Un ottimo canale è “JapanesePod101”.

4. Utilizzate dizionari online come Jisho.org per trovare definizioni, esempi e coniugazioni verbali.

5. Considerate di fare tandem linguistico con un madrelingua giapponese per uno scambio culturale e linguistico reciproco.

Punti Chiave

Padroneggiare le sfumature di significato tra parole simili è cruciale per una comunicazione efficace.

Utilizzare strategie di memorizzazione attive, come associazioni mentali e flashcard, può accelerare l’apprendimento.

Immergersi nella lingua attraverso anime, manga, musica e conversazioni è essenziale per un apprendimento più completo.

I connettori logici sono fondamentali per dare fluidità e coerenza al discorso.

Non abbiate paura di sbagliare, ogni errore è un’opportunità per imparare e migliorare.

Domande Frequenti (FAQ) 📖

D: Qual è il modo migliore per memorizzare nuovi vocaboli per il JLPT N2?

R: Personalmente, ho trovato molto utile creare delle flashcard, sia fisiche che digitali, e usarle regolarmente. Invece di limitarti a ripetere le parole a memoria, prova a inserirle in frasi di senso compiuto che riflettano situazioni reali.
Per esempio, se devi imparare la parola “遠慮 (enryo)”, che significa “riserbo”, puoi creare una frase come: “In Italia, a volte la gente dimostra un po’ di ‘enryo’ prima di accettare un invito a cena, ma alla fine sono sempre felici di venire!”.
Inoltre, guardare film e serie TV italiani con i sottotitoli può aiutarti a vedere come le parole vengono usate nel contesto reale e a rafforzare la tua memorizzazione.

D: Quanto tempo dovrei dedicare allo studio del vocabolario ogni giorno?

R: Dipende molto dal tuo stile di apprendimento e dal tuo livello di partenza, ma in generale, anche solo 30-60 minuti al giorno possono fare una grande differenza.
L’importante è la costanza. Invece di fare sessioni di studio lunghe e sporadiche, cerca di ritagliarti un po’ di tempo ogni giorno per ripassare le parole che hai imparato e per impararne di nuove.
Io, ad esempio, trovavo utile studiare mentre aspettavo l’autobus o durante la pausa pranzo. Puoi usare app come Duolingo o Memrise per rendere lo studio più interattivo e divertente, oppure creare le tue liste di vocaboli personalizzate.

D: Ci sono delle risorse online gratuite che posso usare per migliorare il mio vocabolario italiano per il JLPT N2?

R: Assolutamente sì! Ci sono tantissime risorse gratuite online che possono esserti di grande aiuto. RaiPlay, ad esempio, offre una vasta gamma di programmi TV, film e documentari in italiano che puoi guardare gratuitamente.
Anche YouTube è una miniera d’oro: ci sono canali dedicati all’insegnamento dell’italiano, canali di cucina, di viaggi, di arte, insomma, puoi trovare contenuti su qualsiasi argomento ti interessi.
Un’altra risorsa utile è il dizionario online Treccani, che ti fornisce definizioni precise e esempi d’uso delle parole. Infine, non dimenticare i forum e i gruppi online dedicati all’apprendimento dell’italiano: puoi fare domande, condividere le tue esperienze e ricevere consigli da altri studenti.